SPIAGGE: MONTA PROTESTA CONTRO GARE NEL 2023, BALNEATORI ABRUZZESI INVADONO ROMA

 

ROMA – La revisione delle iniziative normative che di fatto consentiranno di mandare all’asta le concessioni balneari a dicembre 2023, con il rischio che i piccoli titolari abruzzesi, non avranno possibilità di competere nelle gare europee con le multinazionali del settore, dopo anni di investimenti. Questo hanno chiesto a Roma oggi anche i balneatori abruzzesi della regione in una gremita manifestazione indetta da Sib e Fiba, a Piazza Santi Apostoli a Roma.

La legge prevede che gli attuali titolari di stabilimenti balneari, che dovranno affrontare la riassegnazione delle concessioni tramite gare pubbliche in base a quanto imposto lo scorso novembre dal Consiglio di Stato, in caso di passaggio di mano del titolo a nuovi gestori non saranno indennizzati dell’intero valore di quelle che sono a tutti gli effetti imprese private, seppure situate su suolo pubblico, senza insomma il dovuto riconoscimento del valore aziendale delle imprese.

Tanti i sindaci e amministratori presenti a Roma.

Sostegno alla protesta è arrivata anche dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, intervenuto di persona durante la mobilitazione.

“La Regione Abruzzo  – ha detto Marsilio – sostiene la battaglia dei balneari in tutte le sedi, compresa quella giudiziaria. Siamo infatti l’unica Regione in Italia che si è costituita in giudizio di fronte al Consiglio di Stato, nella causa purtroppo malamente persa e rispetto alla quale il Parlamento oggi deve dare delle risposte chiare per tutelare innanzitutto il valore dell’impresa che si è creata con decine di anni e generazioni di sacrifici. Questa la posizione della Regione Abruzzo che continueremo a sostenere in tutte le sedi competenti, per questo oggi sono qui insieme nostri operatori, ai sindaci della costa, e al Consiglio regionale,” ha concluso Marsilio.

Presente alla manifestazione anche il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri.

“Non è pensabile distruggere il sistema di accoglienza turistica italiana in virtù di una norma europea che non tiene conto della nostra tipicità, non è possibile permettere di svendere le nostre spiagge a discapito della nostra stessa economia e di quelle famiglie che hanno costruito e scritto pagine di turismo – spiega in una nota -. È evidente che le decisioni del Governo vanno corrette  Lo abbiamo detto nei giorni scorsi e lo abbiamo ribadito oggi in piazza. La Regione Abruzzo farà sentire la propria voce con il Governo sulla vicenda delle concessioni balneari al pari di Veneto, Emilia Romagna e Toscana, chiedendo l’apertura di un confronto utile a ribadire che, in sede di gara, venga riconosciuto il valore aziendale e l’indennizzo degli investimenti effettuati ai concessionari uscenti. Solo in questo modo si potranno tutelare realmente le imprese storiche e familiari che contraddistinguono l’offerta balneare della costa abruzzese. Un’istanza che difenderemo con l’assessore Campitelli. A oggi il tema gare è stato superato dalla sentenza del Consiglio di Stato, ma ritengo che sia necessario garantire l’ammortamento e la valorizzazione dell’esperienza professionale. Inoltre c’è chi, come tanti operatori balneari abruzzesi, si è trovato costretto a convivere con fenomeni erosivi della costa che hanno avuto un impatto diretto sui fatturati degli ultimi anni, ovvero centinaia di migliaia di euro di esborsi per rimettere in piedi le concessioni, spese che di certo non sono state compensate dagli incassi di stagioni sempre a rischio, specie dopo gli ultimi due anni di pandemia”.

“Come Regione Abruzzo chiediamo un intervento chiaro nella proposta di legge contenuta nell’emendamento al Ddl Concorrenza, presentato dal Governo per la riforma del demanio marittimo, affinché ci sia un indennizzo pieno per tutti gli investimenti: sia quelli autorizzati sia quelli ammortizzati riconoscendo il reale valore delle aziende. Questo intervento eviterebbe confusione nell’interpretazione della norma e ridurrebbe la possibilità di contenziosi da parte di centinaia di imprese che occupano migliaia di unità lavorative”,  ha sottolineato il Presidente Sospiri.

Il sindaco di Vasto e presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna ha dichiarato: “Questa mattina sono sceso in piazza a Roma accanto ai balneatori per manifestare contro l’emendamento del Governo sulla riforma delle concessioni demaniali. Il nodo del contendere è il testo di legge che recependo le norme europee per l’obbligo di gara nella concessioni delle spiagge a partire dal 2024 non tiene conto delle richieste avanzate dai balneatori che come garanzia avevano chiesto il riconoscimento del valore aziendale delle imprese”.

“Non possiamo permettere di vanificare gli sforzi e i sacrifici dei balneatori che da sempre garantiscono servizi eccellenti e una accoglienza turistica di tutto rispetto. A loro tutela è necessario dunque trovare un adeguato equilibrio. Seguirò con attenzione la vicenda”.

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