Balneari, anche il Pd si schiera a loro favore

Valentina Montalti segretaria del Pd
 Giacomo Mascellani


In vista dei bandi di gara del 2024 per le concessioni demaniali, la segreteria del Pd di Cesenatico si schiera ufficialmente dalla parte dei proprietari degli stabilimenti balneari. Dopo la comunicazione da parte dei sindaci della riviera e la recente manifestazione di Roma, anche il segretario dei democratici cesenaticensi, Valentina Montalti, esprime sostegno alla posizione della regione Emilia-Romagna e la sua vicinanza alle imprese balneari, manifestando preoccupazione riguardo alle difficoltà che la norma, se non corretta, potrebbe generare per lo stesso Comune di Cesenatico e per le tante imprese.

La Montalti sottolinea come il documento in esame a Roma sia lesivo dei diritti dei balneari: "Nel testo uscito dal Consiglio dei Ministri non è presente il riconoscimento del valore aziendale e questo non tutela gli investimenti delle imprese, togliendo di fatto tra i criteri delle future procedure la possibilità di indennizzo delle concessioni balneari. Questo è un grave danno per le imprese, che in questi anni hanno dato servizi qualificati ai turisti e hanno contribuito alla cura del nostro litorale. È essenziale un confronto tra Governo e regione Emilia-Romagna ed è importante che il Pd nazionale si faccia parte attiva di questo tema. La nostra Regione ha già proposto delle linee guida che tengano conto di aspetti fondamentali da cui partire, come la valorizzazione dell’esperienza professionale, la promozione di standard elevati a livello sociale ed ambientale, il riconoscimento del valore economico, commerciale e sociale delle imprese esistenti; le competenze nelle costruzioni dei bandi per valorizzare le singole peculiarità locali a opera di comuni e regioni".


La Montalti punta il dito su una norma che favorisce i grandi capitali a discapito delle piccole aziende: "Le imprese balneari oggi più che mai hanno bisogno di chiarezza, certezze e risposte. Il rispetto del principio della concorrenza non può non tener conto del valore dell’impresa, dell’indennizzo per chi ha fatto investimenti e soprattutto la norma, così com’è, è lontana dalle aspettative dei nostri territori e rischia di favorire più le multinazionali, a discapito di un modello turistico e di imprese che ne hanno creato nel tempo il carattere e la tipicità romagnola. Questo testo, se non verrà modificato, metterà in crisi un intero settore costituito da migliaia di persone e di famiglie. Spero che in sede di approvazione parlamentare il Partito Democratico possa avanzare proposte di correzione in tal senso, avviando un percorso di confronto e approfondimento con le parti sociali, le associazioni dei balneari e con i rappresentanti delle Regioni nell’iter di approvazione del provvedimento legislativo".

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