Raccolta di tutte le dichiarazioni politiche e non, rilasciate dopo la decisione di ieri al governo


 
SPIAGGE: AVV. LORENZO (LA BASE BALNEARE), “PROPOSTE CDM DEMAGOGICHE. TAVOLO GOVERNO INUTILE. DECISIONE PRESA A DANNO DELL’INTERA CATEGORIA”

Roma, 15 febbraio 2022 - “Apprendiamo con allarme le notizie che stanno filtrando dai media, in merito all’approvazione nel Consiglio dei Ministri degli emendamenti al ddl concorrenza, che introducono la riforma delle concessioni balneari. Constatiamo con profondo rammarico che non è stata data alcuna importanza alle proposte avanzate dalla Associazioni di categoria al tavolo tecnico interministeriale; in quella sede abbiamo presentato numerosi scritti di carattere tecnico-giuridico, ma nulla è stato recepito. La bozza, qualora dovesse risultare coerente con il testo emendato, si presenta estremamente contraddittoria: da un lato si sostiene di voler tutelare le piccole imprese a carattere familiare (sebbene non si comprenda nemmeno come), dall’altro viene prevista una durata della concessione per garantire l'ammortamento e l'equa remunerazione degli investimenti realizzati in corso di durata della concessione per accrescere il valore commerciale dell’attività imprenditoriale esercitata. Sostanzialmente si tutelano le multinazionali che potranno investire cifre considerevoli e conseguentemente godere di una lunga durata dei titoli concessori, a totale discapito delle piccole imprese familiari.

Analogamente non viene data rilevanza alcuna alla ricognizione delle concesisoni demaniali esistenti al fine di valutare la sussistenza di una eventuale scarsità della risorsa che, lo ricordiamo e lo ribadiamo, rappresenta un presupposto imprescindibile per l’eventuale applicazione della Direttiva Servizi.

Non viene data rilevanza alcuna al legittimo affidamento di tutti quei concessionari che hanno conseguito un titolo concessorio nel momento in cui la normativa nazionale garantiva la continua validità della concessione demaniale e, conseguentemente, hanno operato scelte anche di vita in ragione della certezza di poter svolgere il loro lavoro. Se dovesse passare un testo normativo del tenore di quello trapelato possiamo con certezza mettere la parola fine sul futuro delle attuali 30.000 imprese balneari e relativo indotto. Questo non lo possiamo accettare. Le disposizioni trapelate gettano nello sconforto un’intera categoria e migliaia di famiglie” - È quanto ha dichiarato l’avvocato Danilo Lorenzo, del sindacato la Base Balneare.


Balneari, Ronzulli (Fi): passaggio parlamentare fondamentale  BALNEARI, Ronzulli (Fi): passaggio parlamentare fondamentale "Salvaguardare imprese italiane, evitare assalti stranieri" 

Roma, 15 feb. (askanews) - "Il passaggio parlamentare sarà fondamentale per una definizione conclusiva del provvedimento sulle concessioni BALNEARI. Non si può infatti in alcun modo prescindere dalla salvaguardia delle aziende del settore, molto spesso imprese a conduzione familiare, che rischiano non solo di dover chiudere i battenti, ma addirittura di perdere quanto investito finora. Tantomeno l'Italia, che vede nel turismo un comparto fondamentale per l'economia, può consentirsi di esporsi a una sorta di concorrenza sleale da parte di interessi stranieri che potrebbero culminare in un vero e proprio assalto alle nostre coste". Così, in una nota, la vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato, Licia Ronzulli.


Balneari: Bernini (FI), salvaguardare specificita' coste italiane  

 BALNEARI: Bernini (FI), salvaguardare specificita' coste italiane Roma, 15 feb - (Nova) - "Le gare per le concessioni BALNEARI non possono trasformarsi ne' in una punizione per i titolari che non possono veder andare in fumo anni di investimenti, ne' in una surrettizia concorrenza sleale da parte di grandi gruppi stranieri". Lo afferma in una nota la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini. "La specificita' delle coste italiane va salvaguardata, e occorre prevedere clausole di tutela rafforzate soprattutto per le microimprese. Questi sono punti per noi imprescindibili, ma ci dovra' essere anche un'interlocuzione con Bruxelles per chiedere conto della disparita' di trattamento riservata all'Italia rispetto a Spagna e Portogallo", conclude. (Rin)


  

 BALNEARI: Meloni, da governo primo atto di esproprio ai danni di 30 mila imprese

 Roma, 15 feb - (Nova)

Oggi in Consiglio dei ministri "si e' consumato il primo atto di un esproprio ai danni di trentamila imprese BALNEARI che avra' durissime conseguenze economiche e sociali". Lo dichiara in una nota il presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. "E' assurdo - prosegue - che con la crisi ucraina, il caro bollette e l'aumento del prezzo di molti generi di prima necessita' il Governo Draghi individui nelle concessioni BALNEARI la priorita' per la Nazione e che, con tesi strampalate, legittimi la demonizzazione di un'intera categoria. Il provvedimento di oggi non c'entra nulla con l'entita' dei canoni, il costo di un lettino o la cementificazione delle coste. E' soltanto un vergognoso regalo alle multinazionali straniere, che colpisce migliaia di imprese italiane che hanno investito, molte di loro lo hanno fatto anche recentemente facendo legittimo affidamento sulla proroga al 2033 che e' tuttora prevista dalla legge vigente. Una delega con paletti cosi' deboli non attribuisce alcuna tutela efficace ai concessionari uscenti, che verranno in buona parte spazzati via con le evidenze pubbliche tra pochi mesi. Cosa che non accadra' ai loro colleghi spagnoli o portoghesi che hanno ottenuto dai loro governi non un esproprio ma proroghe lunghissime senza che la Commissione Ue alzasse un dito. A chi dice che il testo cambiera' in Parlamento diciamo fin d'ora che Fratelli d'Italia ci provera' con forza, fino all'ultimo minuto disponibile, cosi' come abbiamo provato con forza a far esprimere il Parlamento in queste ore. Noi non tradiamo gli impegni presi". (Rin)


Balneari: M5s, soddisfatti per gare pubbliche, le spiagge sono un bene pubblico  

 BALNEARI: M5s, soddisfatti per gare pubbliche, le spiagge sono un bene pubblico Roma, 15 feb - (Nova) - "Ci siamo battuti per un principio sacrosanto: le spiagge e gli arenili sono beni pubblici e come tali vanno trattati. Per questo siamo soddisfatti per il testo uscito oggi dal Consiglio dei ministri che va a regolamentare il settore dei BALNEARI sancendo il principio di assegnazione tramite gare pubbliche e ponendo, cosi', fine ad annosi privilegi e a una situazione svantaggiosa per i cittadini, l'ambiente e gli imprenditori stessi del comparto". Lo sottolineano in una nota i deputati del Movimento 5 stelle in commissione Politiche Ue. "A supporto di questa posizione - aggiungono - c'e' una sentenza del Consiglio di Stato che parla di assegnazioni con bandi pubblici entro il 31 dicembre 2023. A schierarsi contro qualsiasi principio costituzionale e a tale sentenza, non puo' che esserci una destra pronta a flirtare con le lobby e a tutelare i privilegi dei pochi a scapito dei cittadini e degli imprenditori onesti. Ma adesso basta propaganda e si lavori subito sui decreti attuativi. E' indispensabile studiare un sistema di gare pubbliche che prevedano clausole di premialita' a favore delle imprese concessionarie 'virtuose', ossia in regola con i pagamenti e nei rapporti con lo Stato, e il diritto di indennizzi a carico del subentrante per le perdite di mancato ammortamento e di avviamento, da determinare con definiti indicatori economici" concludono. (Rin)


#Pd irritato da Lega su balneari, Letta a Draghi: da noi stabilità  ##Pd irritato da Lega su BALNEARI, Letta a Draghi: da noi stabilità Il segretario al premier: questa ambiguità ci preoccupa 

Roma, 15 feb. (askanews) - Le preoccupazioni che Enrico Letta ha

manifestato questa mattina a Mario Draghi si concretizzano solo

poche ore dopo, appena terminato il Consiglio dei ministri che ha

varato il decreto sui BALNEARI. La Lega si smarca, subito dopo

aver votato il provvedimento durante la riunione del governo,

Matteo Salvini - incalzato da Fdi che parla di decreto

"scandaloso" - annuncia modifiche in Parlamento. Una cosa che fa

infuriare il Pd, Antonio Misiani riceve l'incarico di sparare ad

altezza uomo: "Sui BALNEARI assistiamo ancora una volta a una

inammissibile doppiezza e inaffidabilità della Lega: prima i

ministri leghisti approvano il testo in Consiglio dei ministri e

cinque minuti dopo Matteo Salvini lo rimette in discussione

preannunciando presunte migliorie parlamentari".

Era proprio quello che Letta aveva paventato nel colloquio con il

premier a palazzo Chigi, il timore delle continue fibrillazioni e

scosse che arrivano sul governo dopo le cicatrici che molti

leader hanno riportato nella battaglia del voto per il Quirinale.

In particolare, è la Lega che preoccupa il leader democratico,

dalle amministrative in poi è stato un crescendo di distinguo e

smarcamenti da parte di Salvini.

Letta non poteva sapere che anche oggi il copione si sarebbe

ripetuto, ma a Draghi aveva assicurato: il Pd non sarà mai fonte

di tensioni o fibrillazioni, continuerà a fare quello che cerca

di fare fin dall'inizio, cioè essere un perno di stabilità per

l'esecutivo. Una scelta dettata dalla convinzione, ma anche dalla

convenienza, spiegano al Nazareno, perché è evidente che il Paese

vuole stabilità.

Il Pd, insomma, ribadisce pieno supporto all'azione di governo e

manifesta a Draghi la preoccupazione che il caro-vita si

trasformi nell'ennesima mannaia per il ceto medio, la piccola

impresa, gli artigiani. Una preoccupazione, appunto, accresciuta

dagli smarcamenti degli alleati di governo.


Balneari: Mallegni (FI), pronti a stravolgere una decisione se sbagliata 

 BALNEARI: Mallegni (FI), pronti a stravolgere una decisione se sbagliata Roma, 15 feb. (LaPresse) - "Il Consiglio dei Ministri ha deciso di inserire nel DdlConcorrenza una norma che sancisce le gare a partire dal 1 gennaio 2024. Leggeremo bene il testo domani, appena sarà pubblicato, e in Parlamento - unica istituzione deputata a farlo – faremo tutte le modifiche per garantire la storia del turismo italiano, le migliaia di famiglie e oltre un milione di persone impiegate nel settore. Se sarà necessario cambieremo ogni decisione che non tuteli una tradizione culturale, nazionale, italiana che ha fatto del turismo del nostro Paese un’eccellenza. Non permetteremo mai di buttare a mare – e in questo caso si può dire davvero così – 200 anni di lavoro ininterrotto che ha formato il turismo in Italia. Non conosciamo i dettagli del provvedimento e ci impegniamo sin d’ora a cambiarlo e stravolgerlo, se necessario. Noi ci siamo come ci siamo sempre stati e speriamo di trovare in Parlamento i numeri necessari per andare incontro alle reali esigenze di una categoria che merita rispetto. Con tutto ciò che accade nel mondo: dalla crisi ucraina, al caro bollette non abbiamo assolutamente capito questa fretta”. Lo dichiara il Vice Presidente dei Senatori di Forza Italia Massimo Mallegni, nonché Responsabile Nazionale per Forza Italia del Turismo e del Commercio. 

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