Bolkenstein, balneari (e non solo) sul piede di guerra: presidio sotto la regione

I sindacati di categoria chiedono alla "grande politica" di comprendere "che queste categorie sono tutte in grande pericolo. Verremo spazzati dalle multinazionali"
alla costa in città. Martedì 22 Febbraio i "balneari" e non solo, si ritroveranno sotto la sede della Regione Emilia-Romagna, in viale Aldo Moro, per un presidio contro "la volontà da parte del Governo di applicare la direttiva Bolkenstein e l'ingresso delle multinazionali nel mondo del lavoro". Il Consiglio dei Ministri del 15 febbraio ha infatti approvato una proposta emendativa al disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021 (A.S. 2469) in materia di concessioni demaniali marittime. Il testo è ora all'attenzione del Senato. Il testo prevede che le concessioni in essere continuano ad avere efficacia fino al 31 dicembre 2023.

Spazzati via dalle Multinazionali"

Le organizzazioni sindacali delle categorie, Associazione Nazionale Ambulanti Ana -Ugl, Assormeggi Italiani, Comitato Balneari, Cantieristiche Demaniali, Ite- Italia Balneari, Ristoratori Demaniali e Taxi Ugl ritengono che si tratti di "una disposizione che toglierà il lavoro ai Balneari, agli Ormeggiatori e ai Ristoratori del Demanio; la toglierà ai Ristoratori, che si vedono minacciati dall'ingresso delle grosse multinazionali come Delivery e altre grandi multinazionali del Ristoro; toglierà il lavoro ai tassisti che sono contro e protestano per la deregolamentazione a favore delle multinazionali; lo toglierà gli Ambulanti causa le vendite On-Line e i centri Commerciali e con la delocalizazione dei mercati nelle periferie. Facciamo anche notare che tutte queste categorie hanno sede fiscale in Italia, paese dove pagano regolarmente le tasse. Certamente non come fanno le Multinazionali tutte esclusivamente con sedi estere. Questo - concludono - produce solo danno". 

I sindacati dunque chiedono alla "grande politica" di comprendere "che queste categorie sono tutte in grande pericolo, se non si presta attenzione alla piccola e media impresa. Verremo spazzati via dalle Multinazionali". 

"L'Unione europea ha già avviato una procedura di infrazione contro l'Italia, che rischia il deferimento alla Corte di Giustizia Ue e di pagare multe salatissime. E lo scorso novembre il Consiglio di Stato ha ribadito che le nostre norme sulle concessioni demaniali marittime sono in contrasto con le regole comunitarie a tutela della concorrenza", fa sapere la ministra per gli affari regionali, Maria stella Gelmini.

Nel 2012, stesso copione, con i balneari provenienti da tutta Italia riuniti in viale Aldo Moro per bloccare "l'esproprio forzoso delle nostre aziende nel momento in cui scadranno le concessioni, alla fine del 2015

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